Ve li ricordate
i provini indetti da Michele Placido per la sua versione di "
Così è se vi pare" al Piccolo Eliseo qualche settimana fa? Come prevedibile, sono stati qualcosa di "poco serio".
Non vi è stata alcuna selezione, si è preferito convocare "tutti" e di conseguenza via Nazionale si è trasformata nella Ohama Beach il giorno dello Sbarco in Normandia: teatro preso d'assalto da attori e non provenienti da ogni parte d'Italia, file chilometriche, numeretti e la
produzione che il giorno prima informava che non ci sarebbe stato un provino ma una "individuazione della compatibilità tra attore e personaggio" e che comunque il sig. Michele Placido non sarebbe stato presente.
Serve agginugere altro? Sì, vi posto quanto scritto da un'attrice, Giulia, in una nota su facebook.
Scrivo questa nota perchè sono ancora in preda ai travasi di bile, per liberarmi un pò della frustrazione che provo nel sapere con certezza che questo non è né il primo nell'ultimo né l'ultimo episodio che racconti quanto poco rispetto c'è in Italia per chi svolge il mestiere di attore, perchè spero (anche se passerò sicuramente per una sessantottina demodé troppo romantica) che noi giovani attori professionisti, riusciamo a fare qualcosa per fermare chi, senza vergogna e senza scrupoli, sfrutta le nostre aspirazioni lavorative e la nostra situazione di precari o per riscuotere semplicemente dei fondi stanziati per l'organizzazione di provini, o per accrescere il proprio ego.. facciamo qualcosa, o meglio, lavoriamo SOLO con chi ci consente di LAVORARE rispettando la vera definizione di questa parola..ve ne prego
RIGUARDO AI PROVINI DI PLACIDO DI VENERDì: che dire?..un carnaio..eravamo bestie al macello guidate, o meglio, calciate dentro al bordello del piccolo eliseo (formato da persone sudate, in fila, provenienti da tutta Italia, col trolley poggiato all'ingresso del teatro per riprendere il treno subito dopo) da esseri ignobili impomatati ed in preda a crisi isteriche da prime donne frustrate..bisognava entrare, superare la folla per segnare il proprio nome e farsi attribuire un numero, uscire di nuovo ed attendere che il Signore ti aiutasse a capire quando fosse il tuo turno, per poi entrare e sostenere finalmente il provino.il provino poi consisteva nel salire sul palco (anche con una certa velocità, per non turbare troppo i cari impomatati di cui sopra)dire il proprio nome, l'ultimo spettacolo fatto, e la propria mail..io, una volta lì sopra, ci avrei aggiunto anche un "..e spero tanto nella pace nel mondo" per completare un degno provino da Miss Italia..ma ho lasciato correre..si è tentata una rivolta, un ragazzo è salito dicendo che tutto ciò che stava accadendo era (testuali parole)"una cagata pazzesca", ci siamo accodati, abbiamo protestato, ricordando che a dire il nostro nome e la nostra mail, eravamo capaci anche prima di farci un mazzo così per tre anni in accademia, ed i geni impomatati hanno risposto "beh, noi andiamo avanti, chi vuole resta qui, chi non vuole, può andar via, mandarci una mail, e noi saremo ben contenti di fissar con loro dei provini come li volete voi, col monologo, etc etc..."...forse bisognava ricordar loro che quel tipo di provino, è l'unico degno di esser chiamato tale, e che, SOPRATTUTTO, quello era il provino che LORO avevano pubblicizzato.."SI RICHIEDE UN BREVE MONOLOGO DALLA DURATA MAX DI 3 MINUTI.(L'ANNUNCIO E' RISERVATO AI SOLI ATTORI CON ESPERIENZA)"..che vergogna!
Viene il sospetto, soprattutto alla luce di certe "voci di corridoio" che parlavano di un cast già bello che pronto, che questi provini siano stati solo un veicolo pubblicitario o un qualcosa per "giustificare" finanziamenti e patrocinii. Ma sarebbe una cattiveria non giustificata e non oseremmo mai fare tali accuse senza una prova.