martedì 22 gennaio 2013

Le Grandi Denunce di Casting Aperti - INTANTO, IN GERMANIA...

"Non si deve mai andare in Germania, Paolo!" ammoniva così il Sassaroli l'ingenuo vedovo Alessandro Haber in una scena di Amici Miei Atto II. Ecco, invece toccherebbe proprio andarci: la riprovo l'ho avuto giusta oggi. Ieri - e sottolineo ieri - noto una pubblcità su Facebook di un sito, creato dall'agenzia per il lavoro tedesca, che invita a venire a lavorare in Germania.
Professioni maggiormente richieste? Medici, infermieri, ingenieri, uomini di fatica.

E nel campo artistico? Tanto per perdere tempo, scrivo una piccola letterina e la inoltro all'indirizzo mail generico del sito.
Neanche 24 ore dopo ricevo sollecita e gentile risposta, che mi invita a collegarmi al Dipartimento Spettacolo dell'Agenzia del Lavoro. Anche se non conoscete il tedesco dategli un'occhiata: vi sono uffici sparsi in tutta la Germania per il collocamento effettivo dei professionisti dello spettacolo, dagli attori ai truccatori. Vi sono riportati i numeri di telefono degli impiegati a cui rivolgersi nei vari uffici, a seconda della vostra professione. Addirittura c'è un ufficio per gli attori di teatro e uno per quelli di cinema/tv. Motori di ricerca per la scelta dei suddetti. E - datemi il beneficio del dubbio - sono sicuro al 100% che funziona, eccome. (E se mi imparo bene il crucchese non è escluso che - au wiedersehen - e me ne vado lassù, dove vado in vacanza da anni)
Tutto questo per sottolinerare come, nel Paese dell'Efficenza, anche il campo artistico sia regolamentato e l'accesso al lavoro reso fruibile e concreto.
A voi i commenti....

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